I libri più votati nel sistema

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× Editore Feltrinelli
× Data 2009
× Nomi Hisaishi, Joe
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× Lingue Giapponese

Trovati 2 documenti.

Kiki, consegne a domicilio
5 0 0
Videoregistrazioni: DVD

Miyazaki, Hayao = 宮崎 駿

Kiki, consegne a domicilio / un film di Hayao Miyazaki

[Roma] : Lucky red Homevideo, 2013

Abstract: Kiki è una giovane strega che come da tradizione, compiuti i 13 anni parte da casa sulla sua scopa in compagnia soltanto di Jiji, il suo gatto nero, per l'anno di noviziato da svolgere in un'altra città. Dopo aver superato una tempesta ed aver incontrato un'altra giovane strega ormai al termine del suo tirocinio, Kiki raggiunge una caratteristica cittadina di mare, meta prefissata nell'immaginario della ragazzina fin dalla sua partenza. Le prime esperienze in città, per lei, che dopotutto è una ragazza di campagna, non sono però positive e Kiki, scossa dall'accoglienza piuttosto fredda e deludente del luogo, si rende conto che forse aveva fin troppo idealizzato quell'avventura tanto attesa da piccola e che probabilmente quella città non era il posto giusto in cui fermarsi. Fortunatamente si imbatte nella gentile Osono, una giovane fornaia che in cambio di un aiuto nel suo negozio le offre un alloggio in cui abitare. Kiki può finalmente mettere a frutto l'unica arte magica che possiede, quella di saper volare sulla scopa, e apre una piccola attività di consegne volanti di pacchi. Kiki comincia quindi ad inserirsi nel tessuto della cittadina e impara lentamente a distinguere il lato buono che in fondo c'è in tutte le persone. Durante questa sua lenta maturazione, Kiki è talvolta euforica e talvolta depressa con repentini sbalzi di umore, e ne fa le spese il povero Tombo, un ragazzo di città affascinato dal volo, suo coetaneo e suo primo vero amico, che non sempre riesce a capire il carattere difficile della ragazza. Un giorno però accade un evento apparentemente inspiegabile: la capacità di volare che Kiki possedeva fin da bambina, sembra svanita. Kiki è disperata e solo allora comincia a rendersi conto di cosa veramente rappresenti l'anno di noviziato: riuscire a trasformare le proprie attitudini e il proprio talento di bambina nell'attività da svolgere da adulti. Qualora avesse fallito, lei non avrebbe avuto più alcun valore. Con l'aiuto di Ursula, una sua amica pittrice, capisce però che la perdita dell'ispirazione o la paura di non essere in grado di svolgere il proprio compito, è una cosa naturale e che solo riuscendo a superare questi momenti di sconforto si può crescere e maturare. Improvvisamente per televisione viene trasmesso un servizio in diretta: un dirigibile ancorato presso la cittadina ha rotto gli ormeggi a causa del forte vento ed è in balia della tempesta. Kiki si rende conto che il suo amico Tombo era salito proprio su quel dirigibile ed ora era rimasto aggrappato ad una fune fuoribordo. Mentre il dirigibile viaggia senza controllo sui tetti della città, Kiki riesce a superare il blocco psicologico che non le permetteva più di volare e a cavallo di uno spazzolone finalmente si libra nell'aria per salvare il suo amico.

ˆLa ‰collina dei papaveri
4 0 0
Videoregistrazioni: DVD

MIYAZAKI, Goro

ˆLa ‰collina dei papaveri / un film di Goro Miyazaki ; [supervisione e sceneggiatura di Hayao Miyazaki ; sceneggiatura di Keiko Niwa ; musiche di Satoshi Takebe]

[Roma] : Lucky Red home video, 2012

Abstract: Yokohama, 1963. Umi è una liceale che si occupa a tempo pieno della casa e della famiglia. Sua madre è una professoressa universitaria, emancipata e assente, mentre il padre si è perduto in mare e in suo onore Umi non manca mai un giorno di alzare le bandierine al vento, dalla casa sul porto, senza sapere che il rimorchiatore del padre di Shun risponde regolarmente al saluto. Umi (che significa mare) e Shun si incontrano durante la lotta intrapresa da un collettivo di studenti per contrastare lo smantellamento del Quartier Latin, un edificio storico che fa parte del complesso scolastico. Sono estranei ma presto si scopriranno uniti da un segreto più grande e più vecchio di loro. <BR/> Il secondo lungometraggio di Goro Miyazaki è un film sull'amore inteso come dedizione. Umi si (pre)occupa di ognuno dei pasti quotidiani della sua numerosa famiglia e lo fa con amore, tanto che, quando la tristezza la prende e vede il suo legame con Shun in pericolo, il cibo per la prima volta le riesce male, al limite del commestibile. Ma non è solo in cucina che Umi dà prova della sua dedizione: così fa nel copiare i volantini, nel ripulire il quartier generale degli studenti, nell'attendere per ore il colloquio con il preside e soprattutto nel coltivare il dialogo silenzioso e impossibile con il padre scomparso, attraverso il linguaggio segreto (ai più) del codice nautico. <br/>Hayaho Miyazaki cofirma la sceneggiatura ma il film del figlio è profondamente diverso dai suoi, pur riprendendo molti dei sentimenti che li animano da sempre, dalla speranza alla tenacia, e pur confermando una predilezione per i personaggi femminili, capaci più degli uomini di covare queste virtù, custodendole senza farne sfoggio, fino a maturazione.<br/>La divergenza più evidente, oltre che nell'incedere del racconto, che ha un ritmo diverso, una preparazione più lenta e non fa concessioni alla fantasia, sta nello spettatore ideale a cui si appella. Goro, classe 1967, si serve del linguaggio espressivo dell'animazione senza essere minimamente interessato a comunicare con l'infanzia e parla invece ad un pubblico più grande, di giovani di oggi e di ieri. La collina dei papaveri è infatti un film sulla contestazione giovanile, come lo sono tanti recenti film europei sul '68, ma conserva un'anima romantica e persino un abito quasi melodrammatico perché è proprio di questo che tratta: di un nuovo inizio che però non vuole dimenticare la tradizione. <br/>Ambientato nel secondo dopo guerra, con tutto quello che ha significato per il Giappone, e concepito nel dopo tsunami, è un racconto che invita ad arrotolarsi le maniche per far posto ad un nuovo sentire (emblematica, in questo senso, la scena dello sgombero e della restaurazione del Quartier Latin), senza perdere la nostalgia. Fonte: Marianna Cappi su Mymovies.it