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Trovati 6 documenti.

Portugal
5 0 0
Libri Moderni

Drouve, Andreas - Pedrosa, Cyril

Portugal / Cyril Pedrosa ; colori di Pedrosa e Ruby

Milano : Bao Publishing, 2012

Abstract: Tre generazioni di una famiglia di emigranti portoghesi e le loro storie. Quella di Abel, che per primo, dopo la guerra, venne in Francia. Quella di Jean, dirigente di successo ma, paradossalmente, pecora nera della famiglia, incompiuto e immaturo. Quella di Simon, sguardo narrante di questa storia, giovane disegnatore caduto in un limbo creativo dal quale spera di uscire tornando a visitare il paese dei propri avi. Troverà la forza di guardarsi dentro e, scoprendo il passato, di tornare a desiderare il futuro. IBS

Divergent
4 1 0
Libri Moderni

Roth, Veronica

Divergent / Veronica Roth

Novara : De Agostini, 2012

Abstract: Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza.

Il messaggero
4 1 0
Libri Moderni

Lowry, Lois

Il messaggero = Messenger / Lois Lowry ; traduzione di Sara Congragati

Firenze ; Milano : Giunti, 2012

Y

Fa parte di: The Giver <serie letteraria> / Lois Lowry

Abstract: Quando Matty è arrivato al Villaggio sei anni prima era un ragazzino inquieto e ribelle che amava definirsi "la Belva fra le Belve". Ora è cresciuto sotto la guida del cieco Veggente ed è pronto per l'assegnazione del suo vero nome: "Messaggero". Ma qualcosa nel Villaggio sta cambiando: da quando al mercato si barattano i sentimenti con effimeri beni materiali, la comunità è diventata improvvisamente ottusa e caparbia. La società utopica che un tempo amava accogliere tutti i rifugiati e i derelitti sta innalzando un muro di isolamento. Matty è uno dei pochi capaci di districarsi nel fitto della Foresta e il suo compito ora è quello di portare il messaggio del drastico cambiamento ai paesi vicini e convincere Kira, la figlia del veggente, a tornare con lui al Villaggio, prima che sia troppo tardi. Ma la Foresta, che gli è sempre stata amica, si è rivoltata contro di lui, animata da una forza oscura e senziente, e Matty si trova a fronteggiare il pericolo armato solo di un nuovo potere che ancora non riesce completamente a gestire e a comprendere.

Hunger Games
4 2 0
Libri Moderni

Collins, Suzanne

Hunger Games / Suzanne Collins ; traduzione di Fabio Paracchini, con la collaborazione di Simona Brogli

Milano : Mondadori, 2012

Chrysalide

Fa parte di: Hunger Games / Suzanne Collins

Abstract: Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.

ˆLa ‰collina dei papaveri
4 0 0
Videoregistrazioni: DVD

MIYAZAKI, Goro

ˆLa ‰collina dei papaveri / un film di Goro Miyazaki ; [supervisione e sceneggiatura di Hayao Miyazaki ; sceneggiatura di Keiko Niwa ; musiche di Satoshi Takebe]

[Roma] : Lucky Red home video, 2012

Abstract: Yokohama, 1963. Umi è una liceale che si occupa a tempo pieno della casa e della famiglia. Sua madre è una professoressa universitaria, emancipata e assente, mentre il padre si è perduto in mare e in suo onore Umi non manca mai un giorno di alzare le bandierine al vento, dalla casa sul porto, senza sapere che il rimorchiatore del padre di Shun risponde regolarmente al saluto. Umi (che significa mare) e Shun si incontrano durante la lotta intrapresa da un collettivo di studenti per contrastare lo smantellamento del Quartier Latin, un edificio storico che fa parte del complesso scolastico. Sono estranei ma presto si scopriranno uniti da un segreto più grande e più vecchio di loro. <BR/> Il secondo lungometraggio di Goro Miyazaki è un film sull'amore inteso come dedizione. Umi si (pre)occupa di ognuno dei pasti quotidiani della sua numerosa famiglia e lo fa con amore, tanto che, quando la tristezza la prende e vede il suo legame con Shun in pericolo, il cibo per la prima volta le riesce male, al limite del commestibile. Ma non è solo in cucina che Umi dà prova della sua dedizione: così fa nel copiare i volantini, nel ripulire il quartier generale degli studenti, nell'attendere per ore il colloquio con il preside e soprattutto nel coltivare il dialogo silenzioso e impossibile con il padre scomparso, attraverso il linguaggio segreto (ai più) del codice nautico. <br/>Hayaho Miyazaki cofirma la sceneggiatura ma il film del figlio è profondamente diverso dai suoi, pur riprendendo molti dei sentimenti che li animano da sempre, dalla speranza alla tenacia, e pur confermando una predilezione per i personaggi femminili, capaci più degli uomini di covare queste virtù, custodendole senza farne sfoggio, fino a maturazione.<br/>La divergenza più evidente, oltre che nell'incedere del racconto, che ha un ritmo diverso, una preparazione più lenta e non fa concessioni alla fantasia, sta nello spettatore ideale a cui si appella. Goro, classe 1967, si serve del linguaggio espressivo dell'animazione senza essere minimamente interessato a comunicare con l'infanzia e parla invece ad un pubblico più grande, di giovani di oggi e di ieri. La collina dei papaveri è infatti un film sulla contestazione giovanile, come lo sono tanti recenti film europei sul '68, ma conserva un'anima romantica e persino un abito quasi melodrammatico perché è proprio di questo che tratta: di un nuovo inizio che però non vuole dimenticare la tradizione. <br/>Ambientato nel secondo dopo guerra, con tutto quello che ha significato per il Giappone, e concepito nel dopo tsunami, è un racconto che invita ad arrotolarsi le maniche per far posto ad un nuovo sentire (emblematica, in questo senso, la scena dello sgombero e della restaurazione del Quartier Latin), senza perdere la nostalgia. Fonte: Marianna Cappi su Mymovies.it

Midnight in Paris
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Videoregistrazioni: DVD

Allen, Woody

Midnight in Paris / scritto e diretto da Woody Allen ; [con] Kathy Bates, Adrien Brody, Carla Bruni, Marion Cotillard, Rachel McAdams, Michael Sheen, Owen Wilson

[S.l.] : Medusa Home Entertainment, c2011

Abstract: Gil (sceneggiatore hollywoodiano con aspirazioni da scrittore) e la sua futura sposa Inez sono in vacanza a Parigi con i piuttosto invadenti genitori di lei. Gil è già stato nella Ville Lumiêre e ne è da sempre affascinato. Lo sarà ancor di più quando una sera, a mezzanotte, si troverà catapultato nella Parigi degli Anni Venti con tutto il suo fervore culturale. Farà in modo di prolungare il piacere degli incontri con Hemingway, Scott Fitzgerald, Picasso e tutto il milieu culturale del tempo cercando di fare in modo che il 'miracolo' si ripeta ogni notte. Suscitando così i dubbi del futuro suocero. Woody Allen ama Parigi sin dai tempi di Hello Pussycat e ce lo aveva ricordato anche con Tutti dicono I Love You. Nella sequenza di apertura fa alla città una dichiarazione d'amore visiva che ricorda l-ouverture di Manhattan senza parole. Ma anche qui c'è uno sceneggiatore/aspirante scrittore in agguato pronto a riempire lo schermo con il suo male di vivere ben celato dietro lo sguardo a tratti vitreo di Owen Wilson. Solo Woody poteva farci 'sentire' in modo quasi tangibile la profonda verità di un 'classico' francese che nella parata di personalità che il film ci presenta non compare: Antoine de Saint Exupery. Il quale ne "Il piccolo principe" fa dire al casellante che nessuno è felice per dove si trova. Il personaggio letterario verbalizzava il bisogno di cercare sempre nuovi luoghi in cui ricominciare a vivere. Il Gil alleniano vuole sfuggire dalla banalità dei nostri giorni ma trova dinanzi a sé altre persone che esistono in epoche che ai posteri sembreranno fulgide d'arte e di creazione di senso ma non altrettanto a chi le vive come presente. Se il Roy di L'uomo dei tuoi sogni era solamente uno scrittore avido di successo Gil è affamato di quella cultura europea di cui da buon americano si sente privo. Ma ha lo sguardo costantemente rivolto all'indietro. Forse, sembra dirci Woody, ha ragione ma è comunque indispensabile uno sforzo costante per cercare nel presente le ragioni del vivere e del creare. A Gil Allen concede quella speranza che invece negava perentoriamente (e con ragione) a Roy. Ricordandoci (ancora una volta e con delle evidenti analogie con La rosa purpurea del Cairo) che nulla può consentirci di sfuggire a noi stessi e al nostro tempo e che forse (nonostante tutto) è bene così. (Giancarlo Zappoli per Mymovies)