Risultati della ricerca https://bibliogo.ccm.it:443/community/forum/ Delle recensioni e di altri demoni https://bibliogo.ccm.it:443/community/forum/introduceme/show/1021#post1021 <p>Ah, i grandi dubbi esistenziali <em>programmatici</em> (nel senso che riguardano la programmazione di quest'interfaccia), ovvero: perché nella mia recensione non compare anche il voto? Perché le mie chiacchiere entusiaste su <strong>Kafka sulla spiaggia</strong> sono accompagnate dal un bello <em>zero</em>, che non è decisamente il voto che darei - né che ho dato? <br />E perché alle quattro del mattino sono qui a chiedermelo?! (Perché ho appena finito di leggere Murakami, se volete saperlo ^_-)</p><br><br> Postato in: Delle recensioni e di altri demoni stripslashes("$1") . (Array) . stripslashes("$3")>Mostra l'argomento</a> | stripslashes("$1") . (Array) . stripslashes("$3")>Posta la risposta</a> Wed, 14 Jul 2010 03:58:13 +0200 https://bibliogo.ccm.it:443/community/forum/introduceme/show/1021#post1021 Kafka sulla spiaggia / Murakami Haruki ; traduzione dal giapponese di Giorgio Amitrano https://bibliogo.ccm.it:443/community/forum/reviews/show/776#post776 <p>Un libro, per essere buono, dev'essere verosimile. Deve costruire le sue regole e seguirle, realisticamente, sviluppato da uno scrittore realista. Solo che Murakami non è realista. Murakami è un idealista senza ritegno; ma è un idealista bravo, e questo fa sì che questo romanzo sia, nonostante tutto, bello. Il perché è lo stesso del "nonostante", in fondo: Murakami è un idealista, e questo comporta che non racconti una storia, ma una fiaba; una fiaba fatta bene, in cui si riconosce l'esistenza del male, ma questa viene sempre, misericordiosamente, spazzata via nel migliore dei modi. Murakami racconta un piccolo <em>mondo-che-vorrei</em>, in cui non esiste cinismo e che lascia un po' spiazzati. Lo stile è piacevole, anche se decisamente logorroico. Paragrafi di azioni stile elenchi della spesa o di ovvietà ("Feci la doccia stando attento a lavarmi bene il pene, le ascelle, i testicoli e l'ano"... ma va'? E io che sto ben attenta a <em>non </em>lavarmi le ascelle, guarda!), che però si perdonano non appena l'onirico riprende il suo posto in scena.Un romanzo di formazione unico nel suo genere, che forma anche il lettore che riesce a entrarvi; una storia di destino, di consapevolezza e di capacità di accettare l'esistenza per quel che è. Il finale resta parzialmente aperto, ma forse il lettore, arrivato a quel punto, può rispondere da solo alle domande che restano.</p><br><br> Postato in: Kafka sulla spiaggia / Murakami Haruki ; traduzione dal giapponese di Giorgio Amitrano stripslashes("$1") . (Array) . stripslashes("$3")>Mostra l'argomento</a> | stripslashes("$1") . (Array) . stripslashes("$3")>Posta la risposta</a> Wed, 14 Jul 2010 03:41:43 +0200 https://bibliogo.ccm.it:443/community/forum/reviews/show/776#post776