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[1]: L' ipnotista
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Kepler, Lars

[1]: L' ipnotista

Milano : Longanesi, 2010

Abstract: Si chiama Erik Maria Bark e era l'ipnotista più famoso di Svezia. Poi qualcosa è andato terribilmente storto e la sua vita è stata a un passo dal crollo. Ha promesso pubblicamente di non praticare mai più l'ipnosi e per dieci anni ha mantenuto quella promessa. Fino a oggi. Oggi è l'8 dicembre, è una notte assediata dalla neve e è lo squillo del telefono a svegliarlo di colpo. A chiamarlo è Joona Linna, un commissario della polizia criminale con l'accento finlandese. C'è un paziente che ha bisogno di lui. È un ragazzo di nome Josef Ek che ha appena assistito al massacro della sua famiglia: la mamma e la sorellina sono state accoltellate davanti ai suoi occhi, e lui stesso è stato ritrovato in un lago di sangue, vivo per miracolo. Josef è ricoverato in grave stato di shock, non comunica con il mondo esterno. Ma è il solo testimone dell'accaduto e bisogna interrogarlo ora. Perché l'assassino vuole terminare l'opera uccidendo la sorella maggiore di Josef, scomparsa misteriosamente. C'è solo un modo per ottenere qualche indizio: ipnotizzare Josef subito. Mentre attraversa in auto una Stoccolma che non è mai stata così buia e gelida, Erik sa già che infrangerà la sua promessa. Accetterà di ipnotizzare Josef. Perché, dentro di sé, sa di averne bisogno. Sa quanto gli è mancato il suo lavoro. Sa che l'ipnosi funziona. Quello che l'ipnotista non sa è che la verità rivelata dal ragazzo sotto ipnosi cambierà per sempre la sua vita. Quello che non sa è che suo figlio sta per essere rapito.

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ccm4882
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Carino ma delude le aspettative. L'inizio promette molto bene, ma poi il romanzo prende una piega diversa che mi ha deluso, forse perché dalla complessità espressa all'inizio, cioè dal pluriomicidio e da altri elementi che fanno pensare a un complesso intreccio, si passa poi a una trama lineare e "banale".
In certi punti irrealistico e in altri piuttosto inverosimile, mi hanno stufato un po' le eccessive descrizioni dell'ambiente che rompono la suspance e la lunghezza del flashback (118 pagine) che annoia e per un po' fa perdere di vista la trama principale.Inoltre se va a fondo in certi particolari forse superflui, altri aspetti per me più importanti non vengono approfonditi e sono lasciati un po' in sospeso.
Comunque aldilà di queste critiche si fa leggere ed è nel complesso abbastanza soddisfaciente.
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Aggiunta a posteriori: non riuscivo a capire come mai, in altri siti, molti dessero dei voti tipo 1 sola stella a questo libro, dopotutto non è che mi ha fatto proprio schifo.Adesso che ho letto "Il vicino di casa" di Linwood, ho scoperto che ci sono libri che (come questo) deludono, ma che sono scritti molto meglio... Pertanto se a "Il vicino di casa" mi sento di dare al massimo 3 stelle, a questo devo per forza darne di meno. Quindi da 3 stelle ora lo abbasso a 2, chissà che in futuro non diventerà una sola!

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