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Milano : Salani, 2010
Abstract: Parigi, 1959. Sono anni vertiginosi: la Seconda guerra mondiale è finita da troppo poco tempo per essere Storia, la guerra d'Algeria segna le vite dei francesi d'oltremare. Michel Marini, undici anni, figlio di immigrati italiani, esce dall'infanzia e si affaccia a un'adolescenza inquieta e piena di emozioni. Vagabonda per il quartiere, si ritrova con gli amici a giocare a calcio ballila; un giorno entra in un bistrò, il Balto. È attratto da una stanza sul retro dove si ritrova un gruppo di uomini, che parlano un francese a volte approssimativo e portano dentro di sé storie e passioni sconosciute.
6 gennaio 2013 alle 17:31
E' uno dei migliori libri letti negli ultimi... vediamo... 3 anni! dopo le primissime pagine, un tantino spiazzanti, entriamo nel romanzo, a Parigi, fine anni 50, primissimi anni '60, condotti per mano da un ragazzino grande appassionato di calcetto. La storia familiare e sentimentale del protagonista si dipana assieme alle storie di altri personaggi, tutti stranieri, arrivati a Parigi alla ricerca di una meritata libertà da regimi totalitari, dopo fughe, avventure storie d'amore e passioni. Le grandi tragedie sociali e personali convivono in situazioni ironiche che spesso ti strappano un sorriso. Ma quello che ti resta di questo splendido libro anche a distanza di tempo, è l'atmosfera parigina dei bistrò di quegli anni, con le loro congerie d'umanità, che riassume ciò che era l'Europa.
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